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‘M.I.A – La cattiva ragazza della musica’, il viaggio della popstar in un doc
«Ho sempre bisogno di portare le storie di migranti nel mio lavoro perché sto cercando di dargli un senso. Ci usano come capri espiatori per la Brexit, per costruire un muro, ma la gente si è sempre mischiata, mescolata, spostata. E per questo motivo accadono cose interessanti». La clip in anteprima.