Vasco Rossi è uno dei musicisti rock italiano più di successo di tutti i tempi, capace di incidere anche sullo stile e sul costume dell’Italia da oltre quarant’anni.
I primi anni, dall’infanzia all’università
Vasco Rossi nasce a Zocca, provincia di Modena, il 7 febbraio 1952. Dagli stessi racconti del cantante, trascorre un’infanzia serena con una famiglia affettuosa. Il padre, Giovanni Carlo, è un camionista mentre la madre, Novella, è una casalinga appassionata di canto e spingerà il giovane Vasco a prendere lezioni. Il talento di Vasco è evidente: già a 13 anni vince alcuni concorsi canori locali. A 14 anni entra nella sua prima band: i Killers, poi chiamati Little Boys.
Nel 1967 Vasco Rossi viene iscritto al Collegio dei Salesiani San Giuseppe di Modena. Il rapporto è traumatico e farà nascere in Vasco Rossi un’aperta ostilità nei confronti delle figure ecclesiastiche. Dopo il diploma di ragioneria vuole iscriversi al DAMS di Bologna per inseguire le sue inclinazioni artistiche. Il padre, però, lo obbliga a iscriversi a Economia e Commercio. Nel 1974 lascia il corso di laurea per iscriversi a Pedagogia, abbandonando però la carriera universitaria a otto esami dalla conclusione. In seguito, Vasco Rossi torna a Modena.
Gli anni delle radio libere e i primi dischi
Nel 1975 Vasco Rossi fonda a Zocca con l’amico Marco Gherardi Punto Radio, una delle prime radio libere italiane il cui modello fu fondamentale per l’esplosione del fenomeno in tutta Italia. Grazie a questa intuizione, Vasco Rossi si fa le ossa come showman e incontra personaggi fondamentali per la sua futura carriera come Red Ronnie, Maurizio Solieri e Gaetano Curreri.
Nel 1977 esce il suo primo singolo Jenny/Silvia per Borgatti Music mentre l’anno dopo, nel 1978, esce il suo primo disco: …ma cosa vuoi che sia una canzone? ancora lontano dalle sonorità rock che trasformeranno Vasco Rossi in un’icona per più generazioni.
Il secondo disco di Vasco Rossi, Non siamo mica gli americani, esce nel 1979. Si segnala un linguaggio più duro e diretto. Il disco inoltre contiene una delle canzoni più celebri di Rossi: Albachiara. Sempre in quell’anno c’è la sua prima apparizione televisiva (a 10 Hertz, sulla Rai condotto da Gianni Morando), il suo primo concerto in piazza (in Piazza Maggiore a Bologna) e purtroppo la morte dell’amato padre Giovanni Carlo, stroncato da un ictus.
Il successo, il linguaggio spregiudicato e le provocazioni sul palco di Sanremo
Nel 1980 Vasco Rossi pubblica il suo terzo disco, Colpa d’Alfredo, in cui il linguaggio si fa ancora più diretto e scurrile. Il successo del disco è stato trascinato anche da numerose polemiche e censure nelle radio nazionali per alcuni suoi testi. Tra le canzoni più celebri del disco, oltre alla tracklist: Non l’hai mica capito e Anima Fragile.
Nel 1981 arriva il primo grande successo con Siamo solo noi, quarto disco di Vasco Rossi. Nel 2013 Rolling Stone ha definito la title-track la più grande canzone rock italiana di sempre.
Nel 1982, in risposta alle polemiche di una sua precedente apparizione sul palco di Domenica In, Vasco Rossi partecipa al Festival di Sanremo con la canzone Vado al massimo con un’esibizione che passerà alla storia per le voci sullo stato in cui il cantante è salito sul palco e per essersi portato via il microfono. Poche settimane dopo, esce il quinto disco di Vasco Rossi, Vado al massimo.
Nel 1983 torna sul palco del Festival di Sanremo con Vita spericolata, una delle sue canzoni più celebri e amate. Quell’anno il pezzo finirà penultimo ma diventerà un classico della canzone italiana reinterpretato, tra gli altri, anche da Francesco De Gregori. Durante l’esibizione, Vasco Rossi non si risparmia l’ennesima provocazione abbandonando il palco a metà esibizione rendendo palese che l’intera manifestazione fosse in playback.
Bollicine: Vasco Rossi sempre più simbolo della musica italiana
Vita spericolata anticipa il sesto disco di Vasco Rossi, Bollicine. Il disco, nominato da Rolling Stone come miglior disco rock italiano di sempre, è una vera e propria rivoluzione per l’Italia dell’epoca e vende oltre 1 milione di copie. La canzone che dà il titolo al disco vince il Festivalbar. Secondo alcuni biografi, la grande attività di quel periodo porta Vasco Rossi a una dipendenza da farmaci e sostanze stupefacenti che costringerà il suo management ad annullare alcuni concerti.
Nel 1984 esce il primo album dal vivo di Vasco Rossi, Va bene, va bene così, che resta trentatré settimane in classifica di cui otto al primo posto vendendo più di 1 milione di copie e aggiudicandosi dieci dischi di platino. Nel 1985 esce il settimo album in studio del cantante: Cosa succede in città.
Segue una pausa di due anni in cui segue un periodo di disintossicazione dopo gli anni turbolenti.
Il ritorno con “C’è chi dice no” e il successo negli stadi
Il grande ritorno di Vasco Rossi arriva nel 1987 con il disco C’è chi dice no, che vende oltre un milione di copie, resta in classifica trentotto settimane di cui dodici al primo posto. Il disco, accolto positivamente dalla critica e considerato tra i migliori del cantante, porterà Rossi a un successo tale da abbandonare i palazzetti per orientarsi sempre di più verso i concerti negli stadi.
Nel 1989 Vasco Rossi pubblica il nono album Liberi, liberi, la cui title-track diventa una delle canzoni simbolo del cantante. Il successo del tour che segue la pubblicazione, il Blasco Tour, verrà immortalato nel disco live Fronte del Palco. In quella stagione di concerti negli stadi, Vasco Rossi risulta l’artista più di successo in assoluto in Italia, superando nelle vendite anche Madonna e rifiutando la proposta di un maxi concerto insieme ai Rolling Stones.
Nel 1993 esce il decimo album in studio: Gli spari sopra. È uno dei dischi più venduti dell’anno arrivando al decimo disco di platino. L’anno successivo, nel 1994, pubblica il singolo destinato ai soli iscritti al suo fan club con la canzone Senza parole.
Nel 1995 Vasco Rossi è impegnato in un doppio concerto a San Siro contro la guerra in Jugoslavia chiamato Rock Sotto L’Assedio cui partecipano più di 100 000 spettatori e che vede sul palco la partecipazione di diversi gruppi provenienti dalle zone di guerra. In seguito, realizza un sito Internet che raccoglie testimonianze di reporter dalle zone di guerra intercettate sulla nascente rete di comunicazione e le biografie dei gruppi musicali che si esibiscono.
Nel 1996 esce l’undicesimo disco di Vasco Rossi, Nessun pericolo… per te. Il video per la canzone Gli angeli viene diretto da Roman Polanski. Nel disco è inclusa la canzone Sally, che diventerà uno dei brani più celebri del cantautore e che verrà in seguito interpretata anche da Fiorella Mannoia.
La stagione degli Heineken Jammin’ Festival e la collaborazione con Irene Grandi
Nel 1998 esce i dodicesimo album di Vasco Rossi: Canzoni per me, considerato il suo lavoro più intimista con cui trionfa al Festivalbar grazie alla canzone Io no e ottiene per la prima volta la Targa Tenco. Anziché lanciarsi in una grande tournée, Vasco Rossi decide di esibirsi in unico concerto, diventando così headliner all’Heineken Jammin’ Festival davanti a più di 120 000 spettatori. Il concerto viene immortalato nell’album dal vivo del 1999 Rewind, da cui è estratta la canzone inedita omonima.
Nel 1999 scrive per Irene Grandi La tua ragazza sempre, che arriva seconda al Festival di Sanremo. Negli anni successivi Vasco Rossi scriverà per l’amica Prima di partire per un lungo viaggio (2003) e Finalmente io (2019).
Gli anni duemila: il ritorno negli stadi
Nel 2001 esce il tredicesimo album di Vasco Rossi, Stupido Hotel, il cui singolo di punta è Siamo soli. Al disco segue un tour sold out negli stadi italiani e la vittoria al Festivalbar con la canzone Ti prendo e ti porto via. Nel 2002, per accompagnare la pubblicazione della raccolta Tracks viene pubblicata la versione di Vasco Rossi del classico di Francesco De Gregori Generale.
Nel 2004 esce il quattordicesimo album di Vasco Rossi, Buoni o cattivi, lavoro che viene presentato alla Fabbrica delle E del gruppo Abele alla presenza di Don Ciotti. Il tour per promuovere il disco segnerà l’ennesimo trionfo del cantante registrando circa 1 700 000 biglietti venduti negli stadi.
Per il nuovo disco di Vasco Rossi bisogna aspettare il 2008, con Il mondo che vorrei, che vede la partecipazione del chitarrista dei Guns’n Roses Slash. Il tour che segue il disco è il più seguito dell’anno secondo la SIAE e tra le date si segnala il ritorno all’Heineken Jammin’ Festival. Nel 2009 invece torna sul palco del Concerto del Primo Maggio a Roma dove si esibisce per circa cinquanta minuti. Sempre in quell’anno, torna a esibirsi nei palazzetti dove presenta Ad ogni costo, cover in italiano del brano dei Radiohead Creep.
Nel 2010 Vasco Rossi si esibisce per la prima volta in Gran Bretagna, al prestigioso Hammersmith Apollo di Londra. Il concerto viene immortalato nel disco live Vasco London Instant Live 04.05.2010.
Gli anni Dieci: i problemi di salute e il ritorno alla vita da rockstar
Nel 2011 esce Vivere o niente, il suo sedicesimo album in studio. Il disco è trainato dai singoli Eh…già e Manifesto futurista della nuova umanità. Il tour che segue la pubblicazione del disco vede la partecipazione di Vasco Rossi all’Heineken Jammin’ Festival e quattro concerti sold out allo stadio San Siro. A seguito dei quali Vasco Rossi dichiarerà finita una stagione importante della sua vita dando le “dimissioni dalla vita di rockstar”. Qualche settimana dopo, il cantante è costretto a prendersi un periodo di riposo assoluto a causa di una costola fratturata e un’infezione.
Nel 2013 ritorna sulle scene con il singolo L’uomo più semplice e dichiarerà ironicamente che le sue dimissioni non sono state accettate. Segue infatti il tour negli stadi di Torino e Bologna Vasco Live Kom ‘013, dove Vasco Rossi si esibisce davanti a 270 000 spettatori. Mentre l’anno successivo, il 2014, vede il cantante impegnato negli stadi di Roma e Milano per il Vasco Live Kom ‘014. Alla fine dell’anno esce il nuovo disco di Vasco Rossi, il diciassettesimo: Sono innocente.
Il concerto trionfale: Modena Park 2017 e gli ultimi anni
Per celebrare i 40 anni di carriera, Vasco Rossi organizza un concerto al parco Enzo Ferrari di Modena: Modena Park 2017. Il concerto è seguito da oltre 220 000 spettatori ottenendo così il nuovo record mondiale per il singolo evento a pagamento con il maggior numero di spettatori. A questi record, si aggiungono gli oltre 5 milioni di spettatori collegati alla televisione e gli oltre 50 000 biglietti venduti per seguire l’evento al cinema.
Il decennio si chiude con i concerti del VascoNonStop Live che lo impegnano per tutto il 2018 e il 2019, venendo interrotto nel 2020 solo dalle restrizioni a causa della pandemia da covid-19.
Il 1° gennaio 2021 esce il suo nuovo singolo Una canzone d’amore buttata via, che anticipa la pubblicazione del diciottesimo disco di Vasco Rossi: Siamo qui. Nel 2022 esce una nuova edizione della canzone La pioggia alla domenica con la partecipazione di Marracash.
Il ritorno ai concerti con la serie di eventi Vasco Live 2022 porta negli stadi oltre 700 000 spettatori.
Vita privata e posizioni politiche
Vasco Rossi ha tre figli: Davide, nato il 24 aprile 1986 dalla relazione con Stefania Trucillo; Lorenzo, nato il 5 giugno 1986 dalla relazione con Gabriella Sturani e Luca, nato il 17 giugno 1991 dalla relazione con Laura Schmidt.
Politicamente si è sempre considerato anarchico e, anzi, ha spesso preso le distanze dai politici chiedendo anche di non essere strumentalizzato non prestando mai le proprie canzoni per nessuna causa. È stato però più volte vicino alle posizioni del Partito Radicale di Marco Pannella, con cui condivide le battaglie per la legalizzazione delle droghe leggere e per l’eutanasia legale.
Nel 1984 passa un periodo di detenzione per possesso di sostanze stupefacenti. Nel 1988 viene nuovamente arrestato per possesso d’arma da fuoco non autorizzato.