«Mi ricordo della Bogotà di 20 anni fa. Era una città piu piccola molto meno cosmpolita e multiculturale», dice DJ Lu, uno dei più noti writer colombiani all’inizio di Tagguer la Calle 26, il primo episodio di Bogostreets, la serie di documentari di ARTE dedicati al mondo street della Colombia.
Nel 2011, l’ex sindaco di Bogotà, Gustave Petro, ha emesso un decreto che ha profondamente influenzato il rapporto tra il governo e gli artisti di strada, dopo l’uccisione di Diego Felipe Becerra, un giovane artista di strada da perte della polizia. Da allora, agli artisti di strada è stato permesso di dipingere su alcune pareti, senza nessuna limitazione (tranne per i monumenti e gli edifici pubblici).
La decriminalizzazione dell’arte di strada ha trasformato Bogotà in una vera galleria a cielo aperto, spesso utile per comunicare i problemi sociali e politici che ancora oggi colpiscono la Colombi.a
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