Ogni cittadina di “kinghiana” ispirazione ha il suo bullo di riferimento, che di solito è anche più crudele di un villain soprannaturale. Se nel caso di Castle Rock si chiamava John “Ace” Merrill e in Stand by me era interpretato da un giovanissimo Kiefer Sutherland, ad Hawkins il bad boy inizialmente doveva rispondere al nome di Steve Harrington. “Ma quando Joe Keery è entrato nel cast, era chiaro che quel cattivo non poteva essere Steve, perché rendeva il personaggio naturalmente molto più simpatico di quello che immaginavamo”, svelano i fratelli Duffer, i creatori della serie, nel libro che racconta il dietro le quinte di Stranger Things.
Serviva un antagonista umano terribile, selvaggiamente carismatico, il tipo di villain che tutti amano odiare. Serviva Billy Hargrove: «Aspettatevi di vedere molto più di lui nella terza stagione», racconta l’attore australiano Dacre Montgomery, 24 anni. Non è una minaccia, o forse sì. Il sorriso, però, non è quello luciferino del suo personaggio, e non c’è traccia del taglio mullet: in scena porta una parrucca, fortunatamente per lui.
«I capelli, la sigaretta, la Camaro nera, i vestiti, le ragazze: tutto serve a farti entrare nel personaggio, ma non puoi affidarti solo a quello. Per funzionare davvero ti si deve accendere qualcosa dentro e uscire fuori, anche attraverso il look», spiega Dacre.
Il modo in cui ha ottenuto il ruolo del prepotente e rabbioso fratellastro di Max è già leggenda: ha mandato ai Duffer un filmato in cui, tra le altre cose, ballava scatenato Hungry like the Wolf dei Duran Duran a petto nudo. Il suo carisma, quel senso di quieta e costante minaccia che è riuscito a veicolare, ha fatto centro. Quando debutta nella seconda stagione, Billy sembra un serial killer in erba, un bizzarro mix tra Mr. Blonde delle Iene e Buffalo Bill: «Sono reference fantastiche, quasi una preparazione a quello che succede nei nuovi episodi», ride, «ma l’obiettivo condiviso con i Duffer era quello di rendere Billy umano, perché un attore non interpreta mai il male o il bene: tutti i migliori cattivi sono semplicemente persone».
Alla fine della scorsa stagione scopriamo che Neil Hargrove, il padre di Billy, è un violento. Insomma lui è lo stronzo originale e Billy è un bullo di seconda generazione. «Le cose andranno molto, molto peggio, prima di migliorare. Anche il bullismo è più violento, sinistro: si aggiungono degli aspetti soprannaturali al mio personaggio».
L’ispirazione per il nuovo corso di Billy è Jack Nicholson in Shining: «Ha quel tipo di caos, di violenza negli occhi: è il sogno di ogni attore interpretare un personaggio così». Ma finché non inizia a scrivere ossessivamente “All work and no play makes Billy a dull boy” è tutto sotto controllo, più o meno. Dacre ha addirittura riempito i buchi della storia del suo character: «Con i Duffer non avevamo mai parlato della madre di Billy… la mia lavora nel settore della salute mentale e grazie a lei ho letto storie di donne vergini che sono state inseminate artificialmente. I figli poi iniziavano a sviluppare un complesso semi-divino, tipo Gesù. Ho pensato che sarebbe stata una backstory interessante per Billy. Anche se ovviamente poi non è entrata nella sceneggiatura, altrimenti non potrei stare qui a parlarvene». In ogni caso sapremo in questa stagione di più del passato di Billy.
Dacre ha la chiacchiera facilissima, anche se è consapevole di camminare sulla sottilissima linea dello spoiler: «All’inizio tutto precipita, ma in fondo c’è una bellissima redenzione». Il suo personaggio si riscatta agli occhi del pubblico, un po’ come Steve aveva fatto nella seconda stagione, passando da pessimo fidanzato a perfetto babysitter. L’ufficio stampa guarda Dacre, ma lui è tranquillo: «La storyline è incentrata su Billy e Undici, quasi tutte le mie scene sono con Millie, praticamente dal secondo episodio in poi non ho girato con altri. Ci scontriamo per tutto il tempo, ma alla fine…». Basta, ora si rischia di dire davvero troppo, meglio passare al gossip.
Billy infatti è anche il vero protagonista della calda estate a bordo piscina di Hawkins, dove fa il bagnino per la gioia delle milf: «Ripartiamo proprio dall’intesa con Mrs. Wheeler. Billy è cool, gli piace flirtare, è sfacciato, ho cercato di canalizzare un mood da Mel Gibson dei primi anni. Ma è questa la figata: la nuova stagione ti spinge a credere che quello sia Billy e poi spazza via tutto, ti presenta un nuovo personaggio». E come annunciano le signore capitanate da Karen Wheeler, mentre fanno il conto alla rovescia per l’ingresso in piscina di Billy (rigorosamente al rallenty): “Showtime”.